Fabrizio Politi e Sixthcontinent: uno sguardo alla crisi e una possibile soluzione

Negli ultimi anni, l’imprenditore Fabrizio Politi si sta facendo conoscere per il suo progetto economico-sociale. Molti lo definiscono come “innovativo”, “straordinario” o addirittura “ geniale”.

Di cosa si tratta quindi ?

Il progetto prende il nome di SixthContinent, il primo social network economico. In verità l’ideatore, Fabrizio Politi, utilizza questo termine in quanto più diffuso e conosciuto, ma in realtà SixthContinent si tratta di un digital social system. Fabrizio Politi infatti ci fa notare che il social network, come ad esempio facebook, mette in contatto le persone per discutere di determinati temi e scambiarsi idee. Il digital social system invece, connette sì le persone, ma per scopi concreti, riscontrabili nel pratico e nel quotidiano, in questo caso con effetti sull’economia.

Quali sarebbero questi effetti ?

Fabrizio Politi ha un obiettivo ambizioso, ovvero superare la crisi. Nel corso degli anni infatti, L’imprenditore si è dedicato allo sviluppo di SixthContinent per dare ai cittadini un mezzo con cui risparmiare e migliorare l’economia globale, con conseguenti benefici per tutti. Lo strumento di cui si parla è Mo.Mo.Sy, firmato anch’esso Fabrizio Politi.

Cos’è Mo.Mo.Sy?

Mo.Mo.Sy è un’applicazione gratuita, disponibile per tutti i dispositivi tecnologici di ultima generazione. Mo.Mo. Sy, acronimo di Moderate Monetary System, è basato sull’omonimo algoritmo che effettua un rating delle aziende più importanti di più di 42 paesi. Esso permette di distinguere quali aziende sono migliori per la distribuzione del denaro a livello globale e quali invece non lo sono. Le prime, chiamate aziende “virtuose” sono indicate in verde, mentre quelle “nocive” sono indicate in rosso.

L’app di Fabrizio Politi crea il punto di connessione tra la rete di rapporti virtuali e interpersonali che nascono dalla rete SixthContinent. La connessione, non è solo tra cittadini, ma anche tra imprese, imprenditori, banche…

Da dove derivano i benefici concreti e riscontrabili di cui si parlava prima ?

Con SixthContinent, attraverso Mo.Mo.Sy, come spiega Fabrizio Politi si effettua un cambio di rotta dell’economia, in particolare cambia come il denaro viene spostato e dove viene interessato.

Fabrizio Politi, infatti, è stato in grado di trovare un modo per individuare le aree verdi e rendere il complesso sistema di calcoli e statistiche, più rapido e accessibile a tutti.

Con questi nuovi strumenti infatti, tutti possiamo effettuare un cambio di scelta, ovvero dove mandare il nostro denaro. Se vogliamo trarre la situazione a nostro vantaggio ovviamente, il capitale dovrà confluire verso le aree virtuose. All’interno di SixthContinent sono presenti sono le imprese più benefiche a livello sociale.

I passaggi sarebbero quindi i seguenti: il consumatore, ovvero ognuno di noi, attraverso Mo.Mo.Sy individua le aziende virtuose e effettua un primo impiego consapevole del proprio denaro; successivamente questo comportamento può essere applicato in SixthContinent, una sorta di mondo virtuale parallelo che mette in contatto le imprese verdi e cittadini “intelligenti”.

Da qui si instaura si crea una situazione di vantaggio sia per le imprese virtuose che per chi effettua acquisti presso queste aziende. Infatti, il denaro indirizzato verso i punti verdi, permette di abbassare i costi di vendita e ricadere in positivo sugli acquirenti tramite sconti, abbassamenti dei prezzi dei prodotti e profitto.

Si, si parla di un vero proprio profitto o reddito in quanto il “patto” creato da SixthContinent tra venditori e acquirenti si concretizza nel “reddito di cittadinanza”. Fabrizio Politi, è il primo ad applicare questo concetto a livello sociale. Col reddito di cittadinanza, i “cittadini sixthcontinent” ricevono in modo regolare una percentuale del profitto dei negozi presso i quali hanno fatto acquisti. I negozi a loro volta, accettano che una parte del loro utile sia diviso in modo equo tra i negozi stessi e le “altre parti” (oltre al cliente diretto, anche a chi ha invitato altri clienti e chi è stato invitato a sua volta). Si crea quindi un flusso di denaro economico che agevola tutti, non solo poche grandi aziende.

Il motivo che ha spinto Fabrizio Politi ha impegnarsi in questo progetto è infatti la distribuzione sproporzionata a livello globale, che ha fatto nascere un’élite di molto ricchi, e ha lasciato il resto della popolazione nella povertà o nella situazione di crisi attuale. Attraverso SixthContinent invece, noi, come singoli e come massa critica di consumatori, possiamo modificare la situazione, stabilendo una ripartizione non uguale del denaro (questo sarebbe impossibile), ma sicuramente più “giusta”.

Per capire meglio il progetto di Fabrizio Politi e come SixthContinent può mutare l’economia è necessario chiarire ed analizzare alcuni punti.

Il ruolo del consumatore

Il consumatore non è solo punto di arrivo della catena produttiva, ma anche e soprattutto punto di partenza. Fabrizio Politi infatti parla di massa critica di consumatori, ovvero il gruppo di acquirenti che con le proprie scelte di consumo sul mercato, può decidere le sorti, per così dire, di un’impresa. Perché il nostro ruolo è così importante e quindi critico ? Perché, molto semplicemente, decidiamo di non comprare un determinato prodotto, la casa venditrice non avrà più utili e quindi sarà costretta a cambiare qualcosa nella sua strategia di creazione di vantaggio competitivo o, nel peggiore delle ipotesi, di chiudere per evitare la bancarotta.

Il cliente costituisce il target, su cui l’impresa concentra ogni punto della sua strategia al fine di soddisfare i bisogni di quel target.

La tecnologia come strumento di crescita economica

Ovviamente non si può parlare di effetti propriamente negativi, in quando la tecnologia ha apportato una rivoluzione nel miglioramento delle nostre condizioni di vita. Dal punto di vista del sistema economico i cambiamenti sono stati significativi, non solo per quanto riguarda l’ampliamento del know- how e della differenziazioni dei prodotti, ma anche per quanto riguarda l’andamento aumento produzione-crisi. Com’è risaputo infatti l’economia è fatta da momenti di crescita e inevitabilmente, momenti di depressione, per poi tornare a momenti favorevoli.

La tecnologia ha portato ad una rapidità della crescita del benessere, ma dall’altro lato ha esteso i tempi della recessione. Infatti, come spiega Fabrizio Politi, si tratta di una “illusione di crescita”. Gli strumenti tecnologici hanno fatto sì che aumentasse in velocità e in quantità la mole produttiva. La crescita esponenziale, come in una scala a gradini, rende anche il dislivello con la fase naturale di decrescita meno livellata, e quindi più difficile da superare.

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