Immobili Ovunque ci aiuta a scoprire come vendere casa

Il certificato di agibilità, il rogito dell’acquisto dell’immobile, l’attestato di prestazione energetica e una planimetria conforme alla visura ipotecaria: sono questi i documenti che servono nel caso in cui si sia intenzionati a vendere il proprio appartamento. Ne scopriamo di più con l’aiuto di Immobili Ovunque, che ci permette di verificare anche gli adempimenti fiscali che è necessario rispettare per non incappare in sorprese poco gradite. 

L’attestato di prestazione energetica

Come si è visto, uno dei documenti di cui non si può fare a meno prima di avviare una vendita è l’attestato di prestazione energetica, che spesso viene indicato con la sigla APE. Esso deve essere allegato quando si pubblica un’inserzione relativa a un immobile che si desidera mettere in vendita, o anche solo concedere in affitto, a prescindere dal fatto che l’annuncio sia destinato alla televisione, a un’affissione, a un giornale o a un sito web. In qualsiasi caso l’annuncio non può non indicare l’IPE, vale a dire l’indice di prestazione energetica, e la classe energetica, che viene segnalata con una lettera dalla A alla G. C’è bisogno, infine, dell’IPEG, che corrisponde all’indice di prestazione energetica globale della casa o del condominio, pari al valore tra il consumo per il riscaldamento in inverno e la produzione di acqua calda.

Il rogito

Gli esperti di Immobili Ovunque pongono l’accento sull’importanza del rogito di acquisto notarile: un altro documento indispensabile, dal momento che specifica il reale proprietario del bene immobile – sia esso una casa, un terreno, un garage, e così via – che deve essere posto in vendita. Questo documento a volte viene indicato anche con il nome di atto di compravendita; a prescindere da come è denominato, ha come oggetto il passaggio di proprietà tra il venditore e l’acquirente, e viene stilato da un notaio. Si tratta a tutti gli effetti di un atto pubblico, in quanto il notaio lo sottoscrive in qualità di pubblico ufficiale, il cui compito è quello di garantire l’identità delle parti convenute, la validità del documento stesso e la veridicità di quello che vi viene dichiarato.

La stipula dell’atto di compravendita

Che si scelga una casa tramite Immobili Ovunque o in altro modo, vale la pena di conoscere in modo approfondito l’importanza e le caratteristiche del rogito. Nel momento in cui esso viene stipulato, spetta al notaio l’impegno di registrare i tributi relativi al trasferimento di proprietà e il versamento connesso. L’atto, inoltre, deve essere trascritto nei registri immobiliari, in modo tale che possa essere considerato valido da parte di terzi. L’atto di compravendita deve includere l’indicazione della modalità di pagamento (per esempio il bonifico bancario, l’assegno, e così via), insieme con il valore di cessione del bene immobile. Nel caso di mediazione, è necessario riportare non solo le spese che sono state sostenute per garantirla, ma anche i dati identificativi del mediatore. Se il mediatore non è iscritto al ruolo di agente di affari in mediazione, è compito del notaio inviare una segnalazione specifica all’Agenzia delle Entrate.

Perché bisogna conservare il rogito

In seguito allo smarrimento del rogito, è indispensabile chiedere al notaio una copia. Senza questo documento, come si è detto, una casa non può essere venduta. Può accadere, tuttavia, che il notaio che aveva redatto l’atto non sia più reperibile o sia defunto: in questo caso ci si deve rivolgere all’archivio notarile del distretto presso il quale operava il notaio in questione, richiedendo la copia per via telematica o tramite fax, sempre che non si sia disposti ad andare fisicamente in sede. La ricerca dell’atto registrato ha un costo di 6 euro.