Quotazione Oro: previsione andamento Febbraio 2017

Le ultime vicende mondiali stanno facendo vacillare la “moneta gialla” provocandole una quotazione al rialzo che non si vedeva dal 22 Novembre dello scorso anno. Il picco storico è stato raggiunto il 23 Gennaio scorso vedendo raggiungere la quotazione dell’oro quota 1217,49$ all’oncia. E’ il dato più confortante dall’ultimo 22 Novembre, dove la quotazione raggiunse 1217,37$ per poi seguitare ad un lento ed inesorabile declino che da qualche settimana a questa parte sta vedendo sta vedendo la luce in fondo al tunnel.

Per individuarne le cause, ci viene in soccorso il sito quotazioneoro.online: Queste possiamo ricondurle essenzialmente all’insediamento di Trump nella Casa Bianca e alla Brexit.  Per quanto riguarda gli Stati Uniti d’America, il neo-eletto presidente ha promesso una politica più protezionista per valorizzare il prodotto Americano, continuando così a seguire il suo motto “America First“.

Ma ciò che ha lasciato ancor più sbigottite le borse è l’annuncio del presidente Trump dell’uscita degli Stati Uniti dall’Partenariato Trans-Pacifico, il quale vedeva la partecipazione statunitense dal Febbraio 2008 in un’alleanza che comprendeva le grandi potenze dell’Oceano Pacifico come Australia, Canada, Giappone e Singapore. Se ciò non bastasse, anche la contemporanea notizia di rivalutare il NAFTA (Accordo Nord Americano per il libero commercio) ha permesso all’oro un’impennata quasi più insperata.

Tutto ciò ha fatto credere che la politica di Trump non sarà così florida come ci aveva fatto credere e per questo il dollaro, nelle ultime settimane, ha perso 5 punti percentuali sull’oro.  Dall’altro lato dell’Atlantico, fa ancora discutere il caso Brexit. La neo-eletta presidente e Prima Ministra Theresa May, che si era fievolmente dichiarata ostile ad un’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea, ha dichiarato in data 17 Gennaio, che lo United Kingdom non conta di restare parzialmente nell’Unione Europea.

Ragion per cui, la minaccia (o per meglio dire la promessa) di abbandonare il mercato unico europeo ha fatto balzare le quotazioni dell’oro che si è fatto valere ancora una volta come bene rifugio. La Premier britannica ha promesso di rivalutare gli accordi economici con l’Unione Europea puntando su un rapporto alla pari e soprattutto, di libero scambio con gli europei, non volendo però contribuire al nostro bilancio. Conseguentemente, l’annuncio dell’imminente ritiro dalla Corte europea di Giustizia.

Nel futuro prossimo, ovvero nel mese di Febbraio, le statistiche e le previsioni parlano chiaro: l’oro sta crescendo e sta recuperando il terreno perso negli ultimi anni, anche un po’ a discapito del dollaro. Non possiamo attenderci un repentino rialzo della valutazione ma nelle giuste misure lo noteremo nel mese seguente. Sicuramente il mercato dell’oro, sarà influenzato, e non poco, dalla vicenda americana e quella britannica.

I timori della Brexit e della presidenza repubblicana targata Donald Trump si stanno calmando, almeno per un po’. Ma un’eventuale rialzo della valutazione del dollaro porterebbe delle perdite al mercato dell’oro. Viceversa se il dollaro dovesse scendere ne beneficerebbe la “moneta gialla”.