Le ultime novità sulla legge 104 per i permessi retribuiti

Insieme con le visite fiscali Inps e con il bonus da 85 euro, una delle novità allo studio per il rinnovo del contratto degli statali riguarda una regolamentazione nuova a proposito della legge 104, vale a dire la norma che contempla la necessità di fornire un preavviso di 3 giorni per la fruizione da parte dei dipendenti pubblici di permessi retribuiti. L’agenzia che ha il compito di occuparsi del rinnovo del contratto su incarico del governo è, come noto, l’Aran, che negli ultimi tempi si è confrontata in più occasioni con i sindacati per arrivare a un accordo sulle novità più significative. Ma quali sarebbero i cambiamenti in programma per la legge sui permessi retribuiti?

Le novità sulla legge 104

Per quanto riguarda la legge 104 del 1992, l’ipotesi del governo sarebbe quella di imporre un preavviso di tre giorni per la fruizione delle diverse agevolazioni previste per chi deve fornire assistenza ai parenti disabili. Vale la pena di mettere in evidenza che, allo stato attuale, le norme prevedono solo che le richieste vengano inoltrate con un congruo anticipo: non ci sono indicazioni più specifiche o dettagliate in proposito. La riduzione del preavviso di tre giorni, poi, sarebbe prevista in casi particolari, con una deroga al termine nelle situazioni di necessità o urgenza comprovate.

In alternativa, sarebbe possibile ricorrere a una programmazione dei permessi su base mensile. Il meccanismo che è stato proposto, e che attende ancora di essere approvato, si pone lo scopo di migliorare e aumentare le performance delle pubbliche amministrazioni: l’obiettivo, in sostanza, sarebbe quello di un’organizzazione migliore del personale, che si tradurrebbe in un’offerta più efficiente.

Nuove regole per i permessi

I permessi legge 104 sono quelli che vengono concessi ai lavoratori che devono fornire assistenza a un familiare che soffre di una grave disabilità. La direttiva dei rinnovi contrattuali proposta dall’Aran include una revisione complessiva di tutti i permessi di lavoro: insomma, le regole saranno modificate tanto per i permessi retribuiti previsti dalla legge 104 quanto per i permessi concessi per andare a donare il sangue. Disciplinare le assenze retribuite è indispensabile per equilibrare i diritti dei lavoratori e compensarli con la necessità degli uffici pubblici di garantire servizi impeccabili, ma anche per prevenire ed evitare gli abusi.

Per beneficiare dei permessi legge 104, è necessario che la persona disabile a cui si deve prestare assistenza soffra di un handicap grave e riconosciuto: a tale scopo c’è bisogno di una certificazione medica, che deve essere rilasciata da una Commissione medica Asl ad hoc. Nel caso in cui la persona disabile attenda che la Commissione Asl si pronunci, è prevista la possibilità che vengano compiuti degli accertamenti momentanei, che devono essere effettuati da un medico specializzato nella patologia da riscontrare. Così il lavoratore può approfittare di questa certificazione provvisoria per richiedere e ottenere i permessi di cui ha bisogno, prima che giunga il definitivo accertamento della Commissione Asl. Quest’ultima può, in ogni caso, rilasciare anche un certificato provvisorio, da sfruttare in attesa del definitivo accertamento.

La retribuzione dei permessi

Per le assenze che si rendono necessarie per fornire assistenza ai disabili, le indennità vengono riconosciute dall’Inps, anche se sono i datori di lavoro a doverle anticipare, per poi ottenere il rimborso attraverso un conguaglio con i contributi. L’Inps provvede al pagamento diretto solo nel caso dei lavoratori disoccupati, dei lavoratori domestici, dei lavoratori stagionali e dei lavoratori che non beneficiano del trattamento di cassa integrazione. Per ottenere i permessi retribuiti è necessario presentare domanda all’Inps attraverso i Servizi online per il cittadino nel sito dell’ente.