Conto deposito: cos’è e come funziona

Il conto deposito può essere considerato uno strumento di risparmio liquido che fa dell’affidabilità e della semplicità i suoi tratti distintivi. Si calcola che, nel complesso, il valore della ricchezza dei conti deposito si aggiri attorno ai 550 miliardi di euro, a testimonianza di come gli italiani siano fortemente interessati a questa soluzione di investimento.

Prima di capire come funziona il conto deposito, insomma, vale la pena di scoprire per quale motivo esso viene considerato una sorta di rifugio a cui ricorrere per proteggere e al tempo stesso incrementare il proprio denaro.

Cosa dicono i numeri

Come noto, i depositi fino a un massimo di 100mila euro sono considerati protetti, in quanto sono garantiti dal Fondo Interbancario di tutela anche nel caso in cui la banca entri in liquidazione o fallisca. Ebbene, nel corso degli ultimi dieci anni questa tipologia di conto deposito ha conosciuto un aumento del 44%: tra il mese di giugno del 2016 e il mese di giugno del 2017, per esempio, c’è stata una crescita di quasi il 5%.

Non è esagerato parlare di numeri record, dunque, confermati anche dai dati che rilevano che un terzo dei conti consiste in una somma depositata superiore a 50mila euro. Il periodo che supera i 3 anni viene scelto da quasi il 18% degli italiani. Tanti i benefici assicurati da questa forma di investimento, a cominciare dal fatto che si tratta praticamente di un prodotto a costo zero, visto che non ci sono spese né per l’apertura del conto né per la sua gestione. Ciò vuol dire che ci si deve preoccupare unicamente delle imposte, che corrispondono all’imposta di bollo e alla ritenuta fiscale sui rendimenti. Quest’ultima è fondamentale per identificare gli interessi netti, da sottrarre in percentuale del 26% dal totale.

L’imposta di bollo

Il calcolo dell’imposta di bollo viene effettuato al momento della rendicontazione: essa consiste nello 0.20% del valore del vincolo alla data della rendicontazione stessa. In alcuni casi, per altro, può accadere che sia la banca stessa a farsi carico della spesa relativa all’imposta, con l’intento di attrarre a sé un maggior numero di clienti offrendo loro delle condizioni più vantaggiose.

Ma quali sono i guadagni che possono essere garantiti da un conto deposito? Qualche esempio concreto può servire per avere un quadro più chiaro della situazione, fermo restando che ogni banca può prevedere delle condizioni particolari. Il tasso effettivo in genere si aggira tra lo 0.60 e lo 0.70%, mentre quello lordo può toccare lo 0.9% e superare l’1% solo per le somme che sono vincolate per più di 3 anni.

Nella scelta del conto più in linea con i propri bisogni è utile prendere in considerazione non solo i tassi, ma anche le procedure che devono essere seguite per l’apertura e per la gestione del conto stesso – in alcuni casi sono unicamente online -; a volte la banca può permettere ai correntisti di stabilire personalmente la data della scadenza. Insomma, la versatilità e la flessibilità sono peculiarità da non sottovalutare nella scelta del conto, che – è sempre bene ricordarlo – deve essere sempre collegato a un conto corrente per consentire i trasferimenti di denaro.