I big della tecnologia volano in borsa nel primo trimestre

Le imprese tecnologiche chiudono il primo trimestre con conti più che positivi e fanno salire l’indice NASDAQ alle stelle, sopra i 6mila punti. Proprio così, questo è l’effetto registrato dalle borse in risposta ai profitti del +29% segnati da Google, del +41% di Amazon e del +30% di Microsoft.

L’aumento riflette uno stato di salute generale molto buono per le compagnie e le grandi società che operano in campo tecnologico, sia a livello di piccole medie imprese, start up e big del settore.

Il listino dei titoli tecnologici è quindi salito in fretta grazie alla pubblicazione dei conti trimestrali delle società PayPal, Intuit e Comcast, aprendo la strada al balzo alquanto prevedibile delle big del settore, che con i loro ricavi da mille e una notte hanno dimostrato di scoppiare di salute, almeno nel primo trimestre del 2017.

Analizzando le tre diverse casistiche, tutto può iniziare con Google. Il motore di ricerca più famoso e impiegato del mondo ha registrato un aumento di fatturato del 29%, che si traduce in 5.4 miliardi di dollari. Interessanti anche i ricavi aziendali che sono cresciuti del 22% assestandosi a 24.75 miliardi di euro rispetto al stesso periodo dell’anno precedente.

Del resto Google può di rigore essere considerato con la sua società Alphabet una delle superpotenze tecnologiche più in vista del mondo, il fulcro della new economy e una fucina per tutte le aziende che lo impiegano a scopi commerciali e di diffusione della loro brand awareness.

Buone sono le prospettive anche per Amazon, che dopo anni di fatica sta continuando a dimostrare risultati più che positivi. Nell’ultima trimestrale il gruppo di Jeff Bezos ha infatti visto crescere i suoi ricavi del 23% assestandosi a 35,7 miliardi.

Da non dimenticare che lo stesso Jeff Bezos è proprietario anche dell’autorevole quotidiano Washington Post, che ha segnato un bel +4% nella sua quotazione a Wall Street. Ecco che la mossa di acquistare il prestigioso tabloid si traduce ancora una volta in un ‘colpo grosso’ dello stesso Bezos, non solo dal punto di vista comunicativo e pubblicitario, ma strettamente legato all’andamento dei suoi affari.

E infine Microsoft, che ha visto crescere del 28% i suoi profitti trimestrali spingendo il titolo in borsa al valore record di 68,31 dollari. Dall’inizio dell’anno, Microsoft ha visto aumentare, giorno dopo giorno, il valore delle sue azioni del 30% e ora ha annunciato un profitto di 4,8 miliardi di dollari, complessivi, che corrispondono al valore di 61 centesimi di dollaro per azione.

I risultati si propongono alquanto interessanti, considerando i 3,8 miliardi di fatturato guadagnati nello stesso trimestre dell’anno precedente, che avevano indotto il prezzo per azione a 47 centesimi. Importanti i ricavi per Microsoft, che sono stati di 22,1 miliardi, quindi 2.1 miliardi in più rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, quando i ricavi erano stati di 20,5 miliardi. Importante anche la spiegazione del successo Microsoft raggiunto in questo primo trimestre dell’anno. I profitti son infatti aumentati, così come la tendenza generale del titolo, grazie agli investimenti sempre più incisivi sul settore del cloud.